mercoledì 25 agosto 2010

La necessità del significato

La necessità di trovare un significato per le cose, porta l'uomo a vedere il mondo attraverso una fitta serie di simboli.
La forza del simbolo vive nella sua pluridimensionalità.

A tal proposito, leggo nella prefazione del "dizionario dei simboli" di Jean Chevalier e Alain Gheerbrant, il seguente passaggio:
Il simbolo resta nella storia e non abroga la realtà, non abolisce il segno: li arricchisce della dimensione e del rilievo della verticalità, stabilisce a partire da essi (fatto, oggetto, segno) dei rapporti extra-razionali, immaginativi fra i livelli di esistenza, e fra i mondi cosmico umano e divino.
[...]
La percezione del simbolo esclude un atteggiamento da semplice spettatore ed esige una partecipazione da attore.
[...]
I simboli sono sempre pluridimensionali ed esprimono relazioni quali terra-cielo, spazio-tempo, immanente-trascendente, come la cupola rivolta al cielo o verso la terra.
[...]
Il simbolo, pluridimensionale, è suscettibile di un numero infinito di dimensioni.
Colui che percepisce un rapporto simbolico si colloca così al centro dell'universo.

giovedì 19 agosto 2010

La tavola di smeraldo

Verum sine mendacio, certum et verissimum.
Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius. Et sicut omnes res fuerunt Uno, meditatione Unius: sic omnes res natae fuerunt ab hac Una re adaptatione. Pater eius est Sol, mater eius Luna. Portavit illud ventus in ventre suo. Nutrix eius terra est. Pater omnis telesmi totius mundi est hic. Vis eius integra est, si versa fuerit in terram. Separabis terram ab igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio. Ascendit a terra in coelum, iterumque descendit in terram, et recipit vim superiorum et inferiorum. Sic habes gloriam totius mundi. Ideo fugiet a te omnis obscuritas. Hic est totius fortitudinis fortitudo fortis, quia vincet omnem rem subtilem; omnemque solidam penetrabit: sic mundus creatus est. Hinc erunt adaptationes mirabiles, quarum modus hic est. Itaque vocatus sum Hermes Trismegistus, habens tres partes philosophiae totius mundi. Completum est quod dixi de operatione solis.

TRADUZIONE

È vero senza errore e menzogna, é certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una (di una cosa sola). Come tutte le cose sono sempre state e venute dall'Uno, per mediazione dell’Uno, così tutte le cose nacquero da questa Cosa Unica per adattamento. Il Sole ne è il padre, la Luna ne è la madre, il Vento l’ha portata nel suo ventre, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il Telesma di tutto il mondo è qui. La sua potenza è illimitata se viene convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il Sottile dal Denso, delicatamente, con grande cura. Ascende dalla terra al cielo e ridiscende in terra raccogliendo le forze delle cose superiori ed inferiori. Tu avrai così la gloria di tutto il mondo e fuggirà da te ogni oscurità. Qui consiste la Forza forte di ogni Forza, perché vincerà tutto quel che è sottile e penetrerà tutto quello che è solido. Così fu creato il mondo. Da ciò deriveranno innumerevoli adattamenti mirabili il cui segreto sta tutto qui. Pertanto io fui chiamato Ermete Trismegisto, possessore delle tre parti della Filosofia di tutto il mondo. Ciò che dissi sull’opera del Sole è perfetto e completo.

E' possibile applicare la tavola di smeraldo in modo pratico al quotidiano?



mercoledì 18 agosto 2010

Il problema dei dadi

I dadi sono piccoli oggetti di forma poliedrica, utilizzati nel contesto di diversi giochi per generare in modo casuale esiti numerici o di altro tipo.
I dadi vengono lanciati per fornire dei numeri casuali (si suppone distribuiti uniformemente) nei giochi d'azzardo ed in altri giochi. Comunque poiché i numeri sui dadi giocattolo sono generalmente marcati con piccole incisioni viene rimosso lievemente più materiale dalle facce di valore maggiore, questo causa una piccola deviazione e pertanto non generano numeri distribuiti uniformemente. I dadi usati nei Casino hanno segni incisi a filo della superficie e sono molto vicini ad essere veri generatori di numeri casuali distribuiti uniformemente.

Può esistere un dado perfetto che generi effettivamente una sequenza di risultati casuali?